L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo favorevole ai privati richiede il rispetto di specifici presupposti e garanzie procedimentali. In particolare, l'amministrazione deve: 1) comunicare l'avvio del procedimento di autotutela agli interessati, al fine di consentire il contraddittorio; 2) motivare adeguatamente l'esistenza di un interesse pubblico prevalente rispetto a quello privato alla conservazione dell'atto; 3) valutare la possibilità di convalidare l'atto o adottare soluzioni meno pregiudizievoli per i destinatari. L'omissione di tali adempimenti rende illegittimo il provvedimento di annullamento, il quale deve essere adottato nel rispetto del principio di proporzionalità e del giusto bilanciamento tra l'interesse pubblico e quello privato. L'accertamento della proprietà di un bene, essendo attinente a un diritto soggettivo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non di quello amministrativo.