Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti di ricettazione, contraffazione di marchi e vendita di prodotti con segni falsi si configura anche quando il contributo del singolo partecipante sia limitato nel tempo, purché vi sia la consapevolezza di inserirsi in un'organizzazione criminale e di prestare il proprio apporto al programma comune. La responsabilità penale può essere desunta dalla commissione dei reati-fine e dalle modalità esecutive, in quanto manifestazione concreta dell'operatività dell'associazione. La detenzione di prodotti contraffatti, anche se avvenuta su indicazione del datore di lavoro, integra il reato di ricettazione e di detenzione di prodotti con segni falsi, essendo diretta alla successiva commercializzazione. Il diniego delle attenuanti generiche può essere motivato anche con riferimento a un solo elemento indicato dall'art. 133 c.p., come il carattere di professionalità dell'attività illecita o il ruolo svolto nell'ambito associativo.