Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45449 del 9 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45449PEN

Massima

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Il reato di cui all'articolo 726 del codice penale, comma 1, è perseguibile di ufficio e non a querela di parte, pertanto la declaratoria di non doversi procedere per intervenuta remissione di querela è errata in diritto. Il giudice è tenuto a procedere d'ufficio, senza che la remissione di querela possa determinare la non punibilità dell'imputato, in quanto trattasi di reato perseguibile a iniziativa del pubblico ministero, a prescindere dalla volontà della persona offesa. Tale principio si fonda sulla natura pubblicistica del reato, che mira a tutelare l'ordine pubblico e il decoro della collettività, e non soltanto gli interessi privati della persona offesa. Pertanto, la remissione di querela non può estinguere il reato, ma al più determinare la sospensione del procedimento, fermo restando il potere-dovere del giudice di procedere d'ufficio. Ciò in quanto il reato di cui all'articolo 726 c.p. lede beni giuridici di rilevanza pubblica, che trascendono la sfera individuale della persona offesa e richiedono l'intervento autoritativo dello Stato per la loro tutela, a prescindere dalla volontà della persona offesa. Il giudice, pertanto, non può dichiarare il non doversi procedere per intervenuta remissione di querela, ma è tenuto a proseguire il procedimento penale d'ufficio, salvo che non ricorrano altre cause di non punibilità o di estinzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M. presso il Tribunale di Isernia;

Avverso la Sentenza Giudice di Pace di Frosolone, emessa il 20/02/08;

nei confronti di:

Di. Le. Ni. , nato il (OMESSO);

Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. Mario Gentile;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. Baglione Tindari, che ha concluso per annullamento con rinvio.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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