Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21124 del 11 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21124PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal privato in atto destinato a provare la verità dei fatti attestati, ai sensi dell'art. 483 c.p., si perfeziona nel momento e nel luogo in cui la dichiarazione sostitutiva viene presentata all'ufficio pubblico cui è destinata, senza che sia necessario che la specifica dichiarazione sia ricevuta da un pubblico ufficiale. Tale principio si applica anche alle dichiarazioni mendaci rese in sede di richiesta di autorizzazioni amministrative, in conformità agli artt. 19 e 21 della L. n. 241/1990, che sanzionano la falsità ideologica delle attestazioni del privato, a prescindere dalla ricezione da parte di un pubblico ufficiale. Il reato di falso ideologico si perfeziona, dunque, con la semplice presentazione della dichiarazione falsa presso l'ufficio pubblico competente, essendo sufficiente che essa sia destinata a provare la verità di determinati fatti, indipendentemente dalla qualifica del soggetto che la riceve. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza di legittimità, mira a garantire l'affidabilità e la veridicità delle dichiarazioni rese dai privati nei confronti della pubblica amministrazione, a tutela dell'interesse pubblico al corretto svolgimento dell'attività amministrativa e alla prevenzione di condotte fraudolente. La massima, pertanto, esprime il principio di diritto secondo cui il reato di falso ideologico, di cui all'art. 483 c.p., si configura con la semplice presentazione di una dichiarazione mendace presso un ufficio pubblico, a prescindere dalla qualifica del soggetto ricevente, in quanto ciò che rileva è l'idoneità della dichiarazione a provare la verità di determinati fatti, a tutela dell'affidabilità e della veridicità delle informazioni fornite dai privati alla pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2012 del TRIB.SEZ.DIST. di VITTORIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAZZITELLI CATERINA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. FIMIANI PASQUALE;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio Udito il difensore.…

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