Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2397 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:2397SENT

Massima

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Il diniego del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato può essere legittimamente fondato sull'esistenza di un precedente decreto di espulsione dello straniero, anche se tale provvedimento non era stato preso in considerazione in una precedente pronuncia di annullamento di un precedente diniego. Infatti, il giudicato amministrativo di annullamento di un atto ha effetto limitato alla fattispecie oggetto di impugnazione, senza precludere all'amministrazione di rivalutare nuovi elementi emersi in sede di riesame della domanda, purché connessi alla medesima vicenda. Inoltre, lo straniero espulso non può rientrare nel territorio nazionale senza la speciale autorizzazione del Ministro dell'Interno, a prescindere dalla durata della sua effettiva assenza dal Paese, essendo onere dello straniero provare tale durata attraverso idonea documentazione. Il mancato assolvimento di tale onere probatorio legittima il diniego del permesso di soggiorno.

Sentenza completa

N. 06352/2012
REG.RIC.

N. 02397/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06352/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6352 del 2012, proposto da: Biplob Chand Mohan Das, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, viale Carso,23;

contro

Il Ministero dell’Interno, in persona del l.r.p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Gen.((omissis)) di Roma;

per l'annullamento

decreto reso dal Questore della Provincia di Roma in data 11.4.2012;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero intimato;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell…

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