Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27631 del 20 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27631PEN

Massima

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Il direttore responsabile di un quotidiano che disponga la pubblicazione di un articolo di contenuto diffamatorio, privo di sottoscrizione dell'autore, risponde a titolo di concorso nel reato di diffamazione, qualora vi sia prova della sua consapevole adesione al contenuto dello scritto, non potendo invocare l'esimente dell'esercizio del diritto di critica e cronaca quando l'articolo travisato il contenuto e il portato di una decisione giudiziaria, assumendo l'avvenuta conferma di accuse mosse a carico di magistrati, in violazione del principio di verità dell'informazione. Il direttore responsabile di un quotidiano che disponga la pubblicazione di un articolo di contenuto diffamatorio, privo di sottoscrizione dell'autore, risponde a titolo di concorso nel reato di diffamazione, qualora vi sia prova della sua consapevole adesione al contenuto dello scritto. In tali casi, il direttore non può invocare l'esimente dell'esercizio del diritto di critica e cronaca quando l'articolo travisato il contenuto e il portato di una decisione giudiziaria, assumendo l'avvenuta conferma di accuse mosse a carico di magistrati, in violazione del principio di verità dell'informazione. La responsabilità del direttore responsabile non si fonda sull'omesso controllo previsto dall'art. 57 c.p., ma sulla sua diretta partecipazione al reato di diffamazione attraverso la consapevole decisione di pubblicare lo scritto diffamatorio. Tale principio si fonda sulla costante giurisprudenza di legittimità, secondo cui il direttore risponde a titolo di concorso quando vi sia prova della sua adesione consapevole al contenuto dello scritto, e non può invocare l'esimente del diritto di critica e cronaca quando l'articolo travisato il contenuto di una decisione giudiziaria, in violazione del principio di verità dell'informazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V.S - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/11/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FILIPPI PAOLA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con sentenza del 9 novembre 2016, la Corte di appello di Napoli, in parziale riforma della sente…

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