Il sequestro preventivo di beni aziendali e quote societarie può essere disposto solo ove sussistano concreti e specifici elementi che giustifichino il periculum in mora, senza che sia sufficiente il mero riferimento a sopravvenienze investigative che non riguardino direttamente le società interessate o che non incidano sulle originarie esigenze cautelari. Il giudice deve fornire una motivazione adeguata e puntuale in ordine alla persistenza del pericolo di dispersione o di alterazione delle prove o di reiterazione dei reati, tenendo conto anche dell'evoluzione del procedimento e della cessazione di ogni misura cautelare personale nei confronti degli indagati. Il sequestro non può essere mantenuto in assenza di una chiara e convincente dimostrazione della sua attuale necessità e proporzionalità, con specifico riferimento a ciascuna società coinvolta e alle concrete ragioni che ne giustificano il protrarsi.