Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39836 del 23 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39836PEN

Massima

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La diffamazione a mezzo stampa, pur rientrando nell'esercizio del diritto di critica, trova un limite nel superamento del confine della verità oggettiva dei fatti riportati, quando questi siano strumentalmente utilizzati per esprimere un giudizio negativo sulla reputazione altrui. Pertanto, la sentenza di non luogo a procedere non può fondarsi sulla mera affermazione dell'esercizio del diritto di critica, senza previamente verificare se le inesattezze fattuali contenute nell'articolo giornalistico siano meramente accessorie o, al contrario, costituiscano il presupposto essenziale per la formulazione di un giudizio diffamatorio. In quest'ultimo caso, il diritto di critica non può essere riconosciuto, in quanto la falsa rappresentazione dei fatti è idonea a ingenerare nell'opinione pubblica una erronea percezione della reputazione della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. MA., P.O. P.C.;

nel procedimento contro:

BO. FR., N. IL (OMESSO);

HA. DA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/02/2008 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. MURA Antonio, di annullamento c.r.;

sentiti i difensori di P.C., Avv. ROSSOMANDO, e degli imputati SPIGARELLI V..…

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