Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di partecipazione al procedimento per la concessione di grande derivazione di acqua pubblica, ha affermato che la giurisdizione in materia di acque pubbliche spetta al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, in quanto la controversia attiene al modo di svolgimento del procedimento tipizzato dal T.U. n. 1775/1933, con cui la pubblica amministrazione provvede sulla concessione, incidendo direttamente sul regime delle acque pubbliche e del relativo demanio. Pertanto, il giudice amministrativo adito ha dichiarato il difetto di giurisdizione, disponendo la riassunzione del giudizio innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, competente a conoscere delle controversie relative non solo alla legittimità dell'atto finale di concessione, ma anche a quelle relative al procedimento di concessione di derivazione ed utilizzazione di acque pubbliche, in ragione del nesso funzionale tra atto e procedimento, che evidenzia come in entrambi i casi si verta comunque in materia attinente ad interessi pubblici connessi al regime delle acque.