Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17316 del 19 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17316PEN

Massima

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Il reato di estorsione continuata può essere integrato anche in assenza di minaccia espressa, qualora le reiterate condotte del reo siano comprovate dalle dichiarazioni della persona offesa rese in più denunce, corroborate da testimonianze e altri elementi di riscontro, come l'abuso di alcool da parte dell'imputato. La credibilità di tali dichiarazioni non può essere inficiata dalla successiva riappacificazione tra vittima e autore del reato, né dalle generiche negazioni di quest'ultimo, in quanto la valutazione complessiva della vicenda, effettuata dal giudice di merito sulla base di tutti gli elementi di prova, deve prevalere sulle mere contestazioni del ricorrente che non si confrontano adeguatamente con la motivazione della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2018 della Corte di Appello di Lecce, Sezione Distaccata di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la…

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