Il collegamento negoziale tra un contratto di compravendita e un contratto di finanziamento finalizzato all'acquisto del bene, pur determinando un vincolo di reciproca dipendenza tra i contratti, non esclude che ciascuno di essi conservi una propria causa autonoma e distinta individualità giuridica. Pertanto, il comportamento inadempiente di una delle parti di uno dei contratti collegati incide anche sull'altro contratto, in applicazione dei principi di buona fede, correttezza e solidarietà contrattuale, che impongono a ciascuna parte di preservare gli interessi dell'altra, a prescindere dall'esistenza di specifici obblighi contrattuali. Ciò comporta che il ritardo nella restituzione del bene oggetto del contratto di compravendita, dovuto all'inadempimento della controparte, non può essere valutato come inadempimento del contratto di finanziamento, ma deve essere ricondotto alla mora del creditore, legittimando il debitore all'offerta reale del bene ai sensi degli artt. 1208 e ss. c.c.