Il legale stabilimento in uno Stato membro diverso dall'Italia costituisce presupposto indefettibile per l'applicazione della disciplina sulla libera prestazione di servizi di cui agli artt. 9 e ss. del D.Lgs. 206/2007, che recepisce la direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Pertanto, il cittadino italiano in possesso di un titolo abilitativo professionale straniero, che intenda esercitare temporaneamente e occasionalmente la professione regolamentata di maestro di sci sul territorio della Provincia autonoma di Trento, deve dimostrare di essere legalmente stabilito nello Stato membro in cui ha conseguito tale qualifica. In mancanza di tale requisito, l'Amministrazione provinciale può legittimamente inibire lo svolgimento della prestazione, anche qualora la durata della stessa non superi il limite di 50 giorni fissato dalla normativa provinciale per il carattere temporaneo e occasionale dell'attività. Il principio della libera circolazione dei lavoratori nell'Unione europea non esime il professionista migrante dal rispetto di eventuali condizioni di esercizio imposte dallo Stato membro ospitante, purché non discriminatorie e obiettivamente giustificate e proporzionate.