Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16275 del 28 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:16275PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura anche in assenza di una precisa divisione di ruoli tra i partecipi, essendo sufficiente la dimostrazione dell'esistenza di un vincolo associativo finalizzato al perseguimento di tale scopo criminoso, desumibile da elementi quali la reiterata e sistematica dedizione degli indagati alla programmazione ed esecuzione di acquisti e vendite di ingenti quantitativi di droga, la disponibilità di stabili canali di fornitura, l'impiego di mezzi strumentali all'attività illecita, l'assiduità dei contatti tra gli associati e il mantenimento economico dei soggetti tratti in arresto e delle loro famiglie. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, la prognosi di pericolosità non si rapporta solo all'operatività dell'associazione, né alla data ultima dei reati-fine, ma ha ad oggetto la possibile commissione di delitti che siano espressione della medesima professionalità e del medesimo grado di inserimento in circuiti criminali che caratterizzano l'associazione di appartenenza, potendosi desumere tale pericolo anche dalla gravità del contesto associativo nel suo insieme, dalla pericolosità dell'indagato desunta dai precedenti e dalle pendenze a suo carico, nonché dalla spregiudicatezza dimostrata nel mantenere i contatti legati all'attività criminale anche durante la detenzione di un altro associato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRANTI Donatella - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. RICCI Anna L. A - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/12/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANNA LUISA ANGELA RICCI;
lette le conclusioni del PG Dott. PERELLI SIMONE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza pronunciata a norma dell'articolo 309 c.p.p., il Tribunale di Catania ha confermato l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di quella citta' di…

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