Consiglio di Stato sentenza n. 5046 del 2008

ECLI:IT:CDS:2008:5046SENT

Massima

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L'amministrazione pubblica, nell'esercizio della propria discrezionalità, può legittimamente revocare in via definitiva una procedura di alienazione di un proprio bene immobile, già oggetto di aggiudicazione provvisoria, qualora sopravvengano nuove esigenze di interesse pubblico, come il venir meno delle ragioni finanziarie che avevano originariamente giustificato l'alienazione, senza che ciò comporti un'ingiustificata disparità di trattamento rispetto ad altre analoghe procedure di dismissione patrimoniale ancora in corso. In particolare, la revoca definitiva della procedura di alienazione di un determinato immobile, anziché la mera sospensione, può ritenersi legittima e proporzionata laddove tale immobile risulti essere l'unico per il quale siano già stati compiuti atti di gara e di aggiudicazione provvisoria, in modo da evitare un ingiustificato depauperamento del patrimonio pubblico. La scelta di revocare definitivamente la procedura di alienazione, anziché limitarsi a sospenderla, rientra nell'ambito della discrezionalità amministrativa, sindacabile solo in caso di manifesta irragionevolezza o abnormità, e risulta giustificata dall'esigenza di tutelare l'interesse pubblico al mantenimento del patrimonio dell'ente, specie quando sopravvengano nuove risorse finanziarie che rendano superflua la dismissione del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 6326 del 2005 proposto dalla società Immobiliare Ce. St. a r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. Er. St. Da. ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Ro., Via Bo. di Le., n. (...)
contro
- l'I.S.P.E. - Istituto per i Servizi alla Persona per l'Europa, in persona del Commissario Straordinario, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. Lu. An. ed elettivamente domiciliato in Ro., Via L. Ma., n. (...), presso il Cav. Lu. Ga.;
per l'annullamento
della sentenza n. 1555/05 del T.A.R. per la Puglia - Sezione staccata di Lecce, depositata in data 21 marzo 2005;
visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
visto l'atto di costituzione in giudizio della parte in…

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