Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11268 del 13 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11268PEN

Massima

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Il principio del ne bis in idem, quale presidio dell'ordine pubblico processuale, impedisce la reiterazione di procedimenti e provvedimenti sull'identica regiudicanda, in attuazione delle esigenze di razionalità e funzionalità del sistema. Tuttavia, in materia cautelare, tale principio non preclude l'adozione di una nuova ordinanza fondata su elementi "nuovi", intesi come: i) informazioni preesistenti ma non considerate nella precedente decisione di rigetto; ii) elementi preesistenti ma ritenuti all'epoca irrilevanti e successivamente divenuti significativi; iii) dati sopravvenuti, frutto di ulteriori indagini. Pertanto, il giudice deve valutare se la nuova richiesta cautelare si basi effettivamente su elementi "nuovi" rispetto a quelli già esaminati, ovvero se si fondi sul medesimo materiale probatorio, ancorché meglio descritto, nel qual caso il potere decisorio risulterebbe consumato. Solo in presenza di "elementi nuovi" il giudice potrà riesaminare la domanda cautelare, senza incorrere nella preclusione derivante dal principio del ne bis in idem.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefan - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherit - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di NAPOLI;

nei confronti di:

1) TA. NA. N. IL (OMESSO);

2) SA. AG. N. IL (OMESSO);

3) PI. AR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 21/10/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. T. Baglione che ha chiesto l'annullamento con rinvio del pro…

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