Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20865 del 2 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:20865PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere espresso nella seguente massima giuridica: Il giudice del rinvio, in sede di giudizio successivo all'annullamento parziale di una sentenza da parte della Corte di Cassazione, è vincolato al giudicato formatosi sulle statuizioni non oggetto di annullamento, anche se relative allo stesso imputato e allo stesso capo di imputazione. Pertanto, non può essere censurata in sede di legittimità la decisione del giudice del rinvio che si limiti a dare esecuzione a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, senza riesaminare aspetti della vicenda processuale coperti dal giudicato parziale. Il principio di formazione progressiva del giudicato impone, infatti, che il giudice del rinvio si attenga scrupolosamente ai limiti dell'annullamento, senza poter rimettere in discussione le parti della sentenza non direttamente investite dalla pronuncia di annullamento, in quanto ormai coperte dal giudicato. Ciò vale sia per le statuizioni che concludono il giudizio in relazione a un determinato capo di imputazione, sia per quelle che, nell'ambito della medesima imputazione, individuano aspetti non più suscettibili di riesame. Il giudice del rinvio, pertanto, non può sindacare la decisione sulla scriminante della legittima difesa, effettiva o putativa, né sulla concessione di circostanze attenuanti, qualora tali profili non siano stati oggetto di annullamento, in quanto ormai coperti dal giudicato parziale formatosi sulla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2016 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che …

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