Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45602 del 21 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45602PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81 c.p., presuppone che i delitti siano stati tutti deliberati o previsti fin dall'inizio, seppure nelle loro linee essenziali, nell'ambito di un medesimo disegno criminoso unitario. Tale prova non può ritenersi raggiunta sulla base della sola omogeneità delle condotte, della vicinanza cronologica e dell'identità dei concorrenti, se non è dimostrato che i reati successivi fossero stati programmati e voluti sin dalla commissione del primo fatto. Il lasso temporale intercorrente tra i diversi episodi delittuosi, anche se contenuto, può essere sufficiente ad escludere l'unitarietà del disegno criminoso, salvo che non emergano ulteriori elementi che comprovino la preordinazione dei reati successivi fin dal momento della realizzazione del primo. Pertanto, il riconoscimento della continuazione richiede una valutazione complessiva degli elementi probatori, senza applicazione automatica del principio, al fine di accertare se effettivamente i reati siano espressione di un unico programma criminoso preordinato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 419/2009 TRIBUNALE di ROMA, del 10/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

lette le conclusioni del PG che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 10/6/2011, il Tribunale di Roma, in funzione di giudice dell'esecuzione, respingeva l'istanza proposta da …

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