Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11351 del 24 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11351PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato non presuppone necessariamente un previo accordo, in quanto l'attività costitutiva del concorso può essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un apprezzabile contributo, in tutte o alcune fasi di ideazione, organizzazione od esecuzione, alla realizzazione dell'altrui proposito criminoso. Ciò che rileva è l'unitarietà del "fatto collettivo" realizzato, quando le condotte dei concorrenti risultino, alla fine, integrate in un unico obiettivo, perseguito in varia e diversa misura dagli imputati, essendo sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza, anche unilaterale, del contributo recato alla condotta altrui. Nella fattispecie di tentato omicidio, il giudizio di idoneità dell'azione è una prognosi formulata ex post, ma con riferimento alla situazione così come presentatasi al colpevole al momento dell'azione, in base alle condizioni umanamente prevedibili nel caso particolare, senza essere condizionata dagli effetti raggiunti. Pertanto, non assume rilievo la gravità delle lesioni riportate dalla vittima, essendo invece rilevante l'idoneità ex ante dell'azione lesiva. Il concorso anomalo di cui all'art. 116 c.p. è escluso quando l'evento più grave, concretamente realizzato, sia conseguenza di fattori eccezionali, sopravvenuti, meramente occasionali e non ricollegabili eziologicamente alla condotta criminosa di base. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, il rischio di recidiva può essere desunto dalla gravità dei fatti, dalla personalità violenta e incapace di autocontrollo dell'indagato, come emergente dai precedenti penali a suo carico, nonché dalle modalità e circostanze della condotta criminosa posta in essere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/04/2020 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FILIPPO CASA;
lette le conclusioni del PG Dr. PINELLI MARIO MARIA STEFANO;
procedimento a trattazione scritta ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale del riesame di Reggio Calabria, previa esclusione dell'aggravante della premeditazione con riferimento al r…

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