Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14062 del 3 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14062PEN

Massima

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Il giornalista che intenda pubblicare una notizia riguardante vicende giudiziarie a distanza di tempo dall'epoca di acquisizione della stessa, ha l'obbligo stringente di verificare l'esito finale del procedimento penale, al fine di evitare che la reputazione dell'interessato rimanga ingiustamente offesa da informazioni incomplete o non aggiornate. Il mancato adempimento di tale dovere di diligenza e di verifica preclude l'applicazione della scriminante del diritto di cronaca, anche qualora la notizia originaria fosse stata desunta da atti ufficiali, in quanto la pubblicazione di informazioni parziali o non aggiornate integra il reato di diffamazione. Inoltre, il collegamento della persona offesa a contesti allarmanti o eversivi, pur in assenza di una qualificazione esplicita di illiceità, può comunque risultare lesivo della reputazione, qualora il contesto complessivo della notizia suggerisca un'associazione negativa. Infine, l'omessa disamina di specifici motivi di gravame relativi agli interessi civili non comporta necessariamente un vizio di motivazione, essendo sufficiente che la sentenza contenga una motivazione idonea a sorreggere le statuizioni civili, senza dover analizzare analiticamente tutte le argomentazioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. EM., N. IL (OMESSO);

2) BR. RO., N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 21/06/2007 CORTE DI APPELLO di MILANO;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito, per la parte civile, l'Avv. ((omissis));

Uditi i difensori ((omissis)) (in sosti…

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