Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25889 del 26 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25889PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna al risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, nei confronti di un soggetto imputato di reati come truffa e falso, permane anche in caso di assoluzione per altri reati connessi, come il peculato, qualora sia accertato che il comportamento illecito dell'imputato abbia comunque cagionato un danno all'ente offeso, indipendentemente dalla sussistenza di un nesso di causalità diretta tra il reato contestato e il danno risarcibile. Ciò in quanto il risarcimento del danno derivante da reato non è subordinato all'accertamento della responsabilità penale per il reato specificamente contestato, ma alla verifica della sussistenza di un nesso di causalità tra la condotta illecita dell'imputato e il pregiudizio subito dalla parte civile, anche quando tale condotta non integri gli estremi del reato per il quale si procede. Pertanto, l'assoluzione dell'imputato da uno o più reati non comporta necessariamente l'esclusione del suo obbligo di risarcire il danno, qualora sia comunque accertato che il suo comportamento illecito abbia cagionato un pregiudizio patrimoniale o non patrimoniale all'ente offeso. Il giudice, nel valutare la sussistenza e la quantificazione del danno risarcibile, deve tenere conto di tutti gli elementi emersi nel processo, senza limitarsi ai soli reati per i quali è stata pronunciata condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DA. DO. LU., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 19/10/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CASUCCI GIULIANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza per morte dell'imputato.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO…

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