Il sequestro probatorio, pur avendo carattere strumentale allo sviluppo delle indagini e alla conservazione degli elementi di prova, non può essere disposto in assenza di un collegamento tra gli oggetti sequestrati e le ipotesi di reato oggetto di indagine, a prescindere dalla titolarità o detenzione attuale dei beni. Inoltre, la mera probabilità che il reato ipotizzato sia prescritto non è di per sé sufficiente a impedire il sequestro probatorio, specie quando il fatto presenta ampi margini di sviluppo investigativo. Tuttavia, il giudice è tenuto a verificare la congruità e la proporzionalità dell'estensione del sequestro disposto dalla polizia giudiziaria rispetto alle esigenze investigative, richiedendo la convalida del pubblico ministero qualora emergano scelte di sottoposizione a vincolo non chiaramente giustificate dalla presenza di rifiuti o di altri elementi di prova. Il sequestro probatorio non può essere disposto o confermato per finalità estranee alla sua natura cautelare, come quelle di agevolare procedure amministrative di caratterizzazione e bonifica dell'area.