Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39213 del 24 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39213PEN

Massima

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Il dolo di premeditazione nell'omicidio volontario sussiste quando vi sia un apprezzabile intervallo temporale tra l'insorgenza del proposito criminoso e la sua attuazione, tale da consentire una ponderata riflessione circa l'opportunità del recesso, e la ferma risoluzione criminosa perdurante senza soluzioni di continuità nell'animo dell'agente fino alla commissione del crimine. Tali elementi possono essere desunti dalle modalità e dallo sviluppo dell'azione delittuosa, dal carattere pretestuoso della ragione dell'incontro con la vittima, dalla predisposizione di mezzi e strumenti per l'occultamento del cadavere, dalle precedenti manifestazioni del proposito delittuoso da parte dell'imputato, nonché dalla mancata incidenza di circostanze sopravvenute e imprevedibili sulla decisione criminosa. L'accertamento della premeditazione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui giudizio è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici. La mancanza di un provato movente non esclude la configurabilità della premeditazione, qualora sussistano gli altri elementi costitutivi. La detenzione e il porto illegale di arma da fuoco possono essere provati anche sulla base di dichiarazioni del concorrente nel reato, se riscontrate da altri elementi di prova. Il diniego delle attenuanti generiche, motivato sulla base della gravità del fatto, delle sue modalità esecutive e della negativa personalità dell'imputato, è immune da censure in sede di legittimità, non richiedendosi l'esame di tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 17/2011 CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO del 21/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 09/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. LETTIERI Nicola, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito, per le parti civili, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo rigettarsi il ricors…

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