Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27394 del 4 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27394PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede la sussistenza di due requisiti essenziali: l'esistenza di una aggressione ingiusta, intesa come situazione di pericolo attuale di un'offesa altrimenti lesiva di un proprio diritto, e una reazione necessitata, che si ponga rispetto a tale inevitabile pericolo come legittima ovvero tale da non alterare il fondamentale rapporto di proporzione tra offesa e difesa. L'esimente della legittima difesa va esclusa di fronte ad un pericolo futuro e solo immaginario, essendo rilevante a tal fine soltanto il pericolo attuale, consistente in una concreta minaccia già in corso di attuazione nel momento della reazione ovvero in una minaccia imminente, non essendo giustificabile una reazione quando l'azione lesiva sia ormai esaurita. Pertanto, la reazione difensiva deve essere proporzionata all'aggressione subita e non può configurarsi in presenza di un pericolo meramente ipotetico o futuro, essendo necessario che il pericolo sia attuale e concreto al momento della reazione. In assenza di tali presupposti, non può nemmeno configurarsi l'ipotesi dell'eccesso colposo in legittima difesa putativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. BE. BE. BU. GA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 25/05/2007 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE RENATO LUIGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo Gioacchino che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito, per la parte civile, l'avv. De Prionio Lucio;

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