Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11667 del 14 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11667PEN

Massima

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Il mancato rispetto di qualsiasi prescrizione inerente alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, anche se diversa dal divieto di allontanamento dal comune di residenza o dimora abituale, integra il delitto di cui all'art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956, come modificato dalla legge n. 155 del 2005. Ciò in quanto il nuovo testo normativo qualifica come delitto qualsiasi inosservanza degli obblighi e delle prescrizioni connessi alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, senza limitazioni. Pertanto, il giudice deve valutare la sussistenza del reato in relazione a qualunque violazione delle prescrizioni imposte al sorvegliato, a prescindere dalla specifica natura della prescrizione disattesa. Tale interpretazione, condivisa dalla giurisprudenza di legittimità, si fonda sull'esigenza di assicurare l'effettività della misura di prevenzione e di sanzionare penalmente qualsiasi comportamento del sorvegliato che si ponga in contrasto con gli obblighi e le prescrizioni ad esso imposti, al fine di garantire il corretto svolgimento della sorveglianza speciale e tutelare la sicurezza pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) DE. SI. AN. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/10/2007 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. Sorrentino che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

OSSERVA

c…

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