Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43106 del 21 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43106PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si differenzia dalla truffa aggravata in quanto nell'estorsione rileva l'elemento della minaccia, mentre nella truffa rileva l'elemento dell'inganno. Perché ricorra il delitto di estorsione, è necessario che il male ingiusto prospettato sia percepito dalla vittima come direttamente proveniente dall'autore e come certamente conseguente a un eventuale rifiuto, mentre nella truffa aggravata il male ingiusto è percepito dalla vittima come proveniente da terzi e come meramente possibile. Pertanto, anche se le minacce provengono formalmente da soggetti terzi, integra il delitto di estorsione la condotta di chi prospetta alla vittima il compimento di atti ingiusti da parte di tali soggetti al fine di ottenere ripetutamente il pagamento di somme di denaro, in quanto tale condotta è idonea a suscitare nella vittima un effettivo timore per la propria incolumità e quella dei propri familiari. L'atteggiamento remissivo della vittima, che accetta di assecondare le richieste di pagamento, conferma l'idoneità delle minacce a determinare un effettivo stato di soggezione psicologica, integrando così gli estremi del delitto di estorsione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 27.04.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. DI MARZIO Fabrizio;

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale Dott. SPINACI Sante, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di Milano ha confermato la sentenza emessa in data 26 apr…

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