Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41636 del 13 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41636PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene già sottoposto a sequestro probatorio è legittimo qualora sussista un concreto e attuale pericolo di cessazione del vincolo di indisponibilità impresso dal sequestro probatorio, tale da rendere reale e non solo presunta la prospettiva di riconduzione del bene nella sfera di chi potrebbe servirsene in contrasto con le esigenze protette dall'art. 321 c.p.p. Tale pericolo può essere scongiurato dal pubblico ministero, che può richiedere in tempo utile al giudice per le indagini preliminari il sequestro preventivo, oppure emettere direttamente, in via d'urgenza e salvo convalida, il relativo decreto. Il giudice per le indagini preliminari può quindi legittimamente disporre il sequestro preventivo in relazione alla sussistenza del fumus commissi delicti e all'esistenza del rapporto di pertinenza tra il delitto e le cose sottoposte a sequestro, anche quando il pubblico ministero abbia già richiesto la restituzione del bene sottoposto a sequestro probatorio. Il giudice del riesame può altresì confermare il sequestro preventivo qualora rilevi il pericolo concreto e attuale di reiterazione delle condotte criminose, come risultante dalla documentazione prodotta dal pubblico ministero circa la prosecuzione dell'attività abusiva nonostante il vincolo disposto per esigenze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso promosso da:

1) GE. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 30/03/2007 TRIB. LIBERTA' di VARESE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO; sentite le conclusioni del P.G. Dott. CONSOLO Santi, per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. VIAZZO Corrado, che ha concluso per l'annullamento.

RITENUTO IN FATTO

che Ge.Gi. ricorre contro l'ordinanza in epig…

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