Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23490 del 5 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23490PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di natura fiscale, mediante la costituzione di società che operano secondo lo schema dell'acquisto di merce senza il pagamento dell'IVA, si configura quando gli imputati, nelle condizioni di tempo e di luogo e mediante i ruoli individuati, si associano per commettere tali reati, senza che sia necessario accertare con precisione la durata della contestata associazione, essendo sufficiente che essa risulti provata sulla base di un esame puntuale, analitico ed esaustivo delle risultanze processuali. La responsabilità penale degli imputati può essere accertata in modo congruo e motivato dai giudici di merito, le cui valutazioni in punto di fatto non sono censurabili in sede di legittimità, se non per vizi logici o errori di diritto. Parimenti, il trattamento sanzionatorio, determinato in relazione alla singola posizione di ciascun imputato sulla base dei parametri di cui agli artt. 133 e 62-bis c.p., non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o sproporzionato. Le censure relative alla mancata concessione di benefici come la sospensione condizionale della pena e la non menzione, se non adeguatamente specificate e motivate, sono inammissibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ba. Os. , nato il (OMESSO);

Ca. Iv. , nata il (OMESSO);

Ma. Pa. At. Ma. Ar. , nato il (OMESSO);

Avverso la Sentenza Corte di Appello di Milano, emessa il 22/01/08;

Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per rigetto del ricorso;

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