Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 474 del 11 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:474PEN

Massima

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Il comportamento di un pubblico ufficiale non integra il reato di abuso d'ufficio quando, pur essendo eventualmente discutibile sotto il profilo della correttezza amministrativa, non risulta caratterizzato da intenzionalità lesiva o da volontà di arrecare un ingiusto danno a terzi. In tali casi, la valutazione della condotta rientra nell'ambito della giustizia amministrativa e non in quello del diritto penale, il quale richiede la sussistenza di un elemento soggettivo di dolo specifico, non desumibile dalla mera adozione di atti amministrativi discutibili. Il giudice penale, pertanto, deve escludere la rilevanza penale di comportamenti che, pur potendo essere censurati sotto il profilo della legittimità, non presentano i requisiti di intenzionalità e dannosità propri del reato di abuso d'ufficio, rimettendo la valutazione della correttezza dell'azione amministrativa alla competente sede giurisdizionale non penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS) parte civile;

nel procedimento penale nei confronti di:

(OMISSIS), n. ad (OMISSIS);

contro la sentenza del g.u.p. del Tribunale di Reggio Calabria, emessa in data 8.7.2010;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del Cons. Dr. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'…

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