Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1398 del 15 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1398PEN

Massima

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Il reato di appropriazione indebita aggravata dall'abuso di relazioni di ufficio e prestazione d'opera si configura quando il soggetto, nell'esercizio di un incarico di mediazione assicurativa, si appropria indebitamente di somme di denaro destinate al versamento alla società assicuratrice, previa detrazione delle provvigioni spettanti. L'indicazione in imputazione della somma oggetto di appropriazione e del titolo in base al quale l'imputato aveva incassato la somma, unitamente alla produzione in atti di documenti non contestati dalle parti e relativi al rapporto intercorso tra le stesse, consente la piena esplicazione del diritto di difesa in relazione al reato ascritto, senza che sia necessaria una modifica dell'imputazione originariamente contestata ai sensi dell'art. 516 c.p.p. Inoltre, la causa estintiva del reato per prescrizione toglie al giudice il potere di esaminare e di decidere ogni altra questione relativa all'azione penale, salvo che già sussistano gli estremi per l'assoluzione nel merito, senza che rilevi la contemporanea sussistenza di una causa di impromovibilità o di improseguibilità dell'azione penale, come l'assenza di querela. Infine, l'appropriazione indebita aggravata dall'abuso di relazioni di ufficio e prestazione d'opera sussiste anche quando il rapporto di collaborazione tra l'imputato e la persona offesa sia venuto meno antecedentemente alla contestata data di commissione del reato, in quanto la precedente condotta di appropriazione può essere favorita dall'interazione tra le parti in epoca successiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenico - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 3 dicembre 2012 dalla Corte di appello di Milano;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. proc. gen. Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO

1. Con sentenza in data 3 dicembre 2012 la Corte di appello di Milano ha riformato la sentenza …

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