Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33347 del 11 agosto 2008

ECLI:IT:CASS:2008:33347PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La condanna per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ex art. 416-bis c.p. è legittima quando sussistono elementi probatori concordanti, quali le dichiarazioni di complici appartenenti ad associazioni criminali, le testimonianze di vittime, la presenza dell'imputato nel luogo e nel momento dei fatti, le intercettazioni telefoniche che provano il ruolo di vertice dell'imputato nella consorteria criminale e la pianificazione delle attività estorsive, nonché l'omertà imposta alle vittime. Tali elementi, valutati complessivamente dal giudice di merito, possono fondare un giudizio di responsabilità logico e privo di vizi, insindacabile in sede di legittimità salvo errori di logica o manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) HU. SV., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/10/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE E., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. La Corte di Appello di Nap…

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