Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 868 del 2011

ECLI:IT:TARBO:2011:868SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sulla domanda di condono edilizio presentata dal privato, per oltre il termine di due anni dalla sua presentazione o dalla integrazione documentale, comporta la formazione del silenzio-assenso, con conseguente diritto del privato al rilascio della concessione edilizia in sanatoria, a prescindere dal mancato pagamento dell'oblazione dovuta, il cui diritto di conguaglio si prescrive comunque nel termine di tre anni dalla presentazione della domanda di condono o dalla integrazione documentale. L'amministrazione non può pertanto negare il rilascio della concessione edilizia in sanatoria per il solo mancato pagamento dell'oblazione, quando il silenzio-assenso si è già formato e il diritto al conguaglio è prescritto.

Sentenza completa

N. 00948/2003
REG.RIC.

N. 00868/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00948/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 948 del 2003, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), entrambi rappresentati e difesi dagli avv. ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso Segreteria Tar in Bologna, Strada Maggiore, n. 53;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;
Dirigente Sett. Urbanistico Edilizia Privata Comune di Bellaria, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della determinazione del Dirigente del Settore Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di ((omissis)) in data 14 maggio 2003, prot. 2003 14796, con la quale è stato neg…

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