Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 898 del 2016

ECLI:IT:TARPIE:2016:898SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione in sanatoria relativamente a opere realizzate in assenza di permesso di costruire determina il venir meno dell'interesse al ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di tali opere, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, una volta ottenuta la sanatoria, viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dell'ordinanza di demolizione, in quanto le opere sono state legittimate ex post. Pertanto, il giudice amministrativo, accertato il rilascio della concessione in sanatoria, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta sanata l'irregolarità edilizia, viene meno la lesione della sfera giuridica del ricorrente, venendo così a mancare il presupposto per l'azione giurisdizionale. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è quindi la seguente: Il rilascio di una concessione in sanatoria relativamente a opere realizzate in assenza di permesso di costruire determina il venir meno dell'interesse del ricorrente all'annullamento dell'ordinanza di demolizione di tali opere, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. Il giudice amministrativo, accertato il rilascio della sanatoria, dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio, in quanto, una volta sanata l'irregolarità edilizia, viene meno la lesione della sfera giuridica del ricorrente, venendo così a mancare il presupposto per l'azione giurisdizionale. Tale principio si fonda sulla considerazione che, ottenuta la sanatoria, le opere sono state legittimate ex post, facendo venir meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dell'ordinanza di demolizione.

Sentenza completa

N. 01007/2010
REG.RIC.

N. 00898/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01007/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1007 del 2010, proposto da:
Diego Bergantin, rappresentato e difeso dagli avv. Vittorio Barosio, Fabio Dell'Anna, con domicilio eletto presso Vittorio Barosio in Torino, corso G. Ferraris, 120;

contro

Comune di Trecate, rappresentato e difeso dagli avv. Carla Zucco, Paolo Scaparone, con domicilio eletto presso Paolo Scaparone in Torino, Via S. Francesco D'Assisi, 14;

per l'annullamento

- a) dell'ordinanza 8.6.2010, n. 169/10, notificata al ricorrente l'11.6.2010, con la quale il Responsabile del Settore Urbanistica-Ecologia del Comune di Trecate ha ordinato al ric…

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