Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9867 del 10 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9867PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione di un provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella del giudice di merito, essendo precluso un riesame del merito della vicenda. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando il ricorrente si limita a prospettare una diversa ricostruzione degli elementi di fatto, senza indicare specifiche carenze o illogicità manifeste nella motivazione del provvedimento impugnato, sviluppata in modo esauriente sui punti rilevanti. In tali casi, la Corte di cassazione deve limitarsi a verificare la correttezza formale e logica della motivazione, senza poter entrare nel merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BO. LU. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1090/2010 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA, del 06/08/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette/sentite le conclusioni del PG, Dott. ((omissis)) F., che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 6 agosto 2010, il Tribunale di Venezia ha respinto la richiesta di riesame avanzata nell'intere…

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