Consiglio di Stato sentenza n. 1716 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:1716SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che il sopravvenuto difetto di interesse della parte appellante comporta l'improcedibilità dell'appello, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo. Ciò in quanto, una volta dichiarata la carenza di interesse da parte del ricorrente, non sussiste più l'utilità pratica della decisione, venendo meno il presupposto per l'esercizio della tutela giurisdizionale. Il principio di diritto enunciato è che la sopravvenuta mancanza di interesse della parte al ricorso determina l'improcedibilità dello stesso, indipendentemente dalle ragioni che hanno determinato tale situazione, essendo sufficiente l'assenza di un concreto e attuale interesse all'emanazione del provvedimento giurisdizionale richiesto. Tale principio si fonda sull'esigenza di concentrazione ed economia processuale, evitando l'inutile dispendio di attività giurisdizionale in assenza di un interesse sostanziale da tutelare. La massima sottolinea altresì che, in tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, non potendo pronunciarsi nel merito. Infine, la decisione evidenzia come, in presenza di una dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse, il giudice possa compensare le spese di giudizio tra le parti, ad eccezione di quelle relative alla fase cautelare, in applicazione del principio di soccombenza virtuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/02/2024

N. 01716/2024REG.PROV.COLL.

N. 08759/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8759 del 2019, proposto da
-OMISSIS- rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) n. 24;

contro

Regione Puglia, in persona del Presidente della Giunta regionale
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso la ((omissis)) in Roma, via Barberini n.36;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, se…

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