L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, quale un permesso di costruire, è legittimo solo in presenza di un interesse pubblico concreto e attuale, diverso dalla mera esigenza di ripristino della legalità violata, che giustifichi il particolare sacrificio imposto al privato in relazione alla sua posizione giuridica. Tale interesse pubblico non può essere desunto in modo tautologico dalla violazione delle norme urbanistiche, ma deve essere specificamente motivato dall'amministrazione. Inoltre, l'esercizio del potere di autotutela deve avvenire entro un termine ragionevole, tenuto conto del consolidamento dell'affidamento del privato nella stabilità del provvedimento originario. Pertanto, l'annullamento in autotutela di un permesso di costruire, disposto dopo oltre 14 anni dal suo rilascio, senza l'indicazione di un interesse pubblico concreto e attuale prevalente sull'affidamento del privato, è illegittimo per violazione dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990.