Il giudice di legittimità, nel procedimento di prevenzione patrimoniale, può disporre la confisca dei beni del proposto anche se formalmente intestati a terzi, purché il proposto non dimostri specifiche ragioni che lo legittimino a contraddire in luogo dei titolari formali, come un sovraccarico di acquisizioni a lui riferite idoneo ad incidere sulla valutazione della proporzione tra la sua capacità patrimoniale e le utilità acquisite. Il giudizio di pericolosità sociale del proposto può fondarsi su una serie ininterrotta di denunce, anche risalenti nel tempo, purché indice di una manifestazione della pericolosità per il correlativo periodo, senza che sia necessario un nesso di immediata correlazione temporale tra la pericolosità e l'acquisizione dei singoli beni. Inoltre, il termine di un anno e sei mesi previsto per la pronuncia della confisca di primo grado decorre dalla data di effettiva immissione in possesso del custode giudiziario, non dalla data erroneamente indicata nel primo provvedimento, con conseguente possibilità di pronunciare la confisca anche oltre tale termine, ove rispettato.