Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 19796 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19796PEN

Massima

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La confisca di beni disposta in sede di procedimento di prevenzione, pur essendo fondata sull'incapacità dei redditi e delle possidenze degli apparenti titolari a giustificarne l'acquisto, può essere revocata qualora vengano introdotti elementi di novità, anche sotto forma di consulenza tecnica, che consentano di ricostruire in maniera oggettiva la capacità reddituale dei soggetti interessati e la tracciabilità della provenienza dei beni, superando così il giudicato formatosi sul provvedimento ablatorio originario. Tuttavia, l'impugnazione avverso il decreto del tribunale che rigetta l'istanza di revocazione deve essere proposta con l'appello e non con il ricorso per cassazione, in quanto la giurisprudenza di legittimità ha chiarito che tale provvedimento è impugnabile con il mezzo specificamente previsto dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 23/01/2020 del TRIBUNALE di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del PG, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 23 marzo 2020 il Tribunale di Napoli, Sezione per l'applicazione delle misure di prevenzione, ha rigettato l'istanza, presentata da (OMISSIS) e (OMISSIS), int…

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