Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29911 del 17 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:29911PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento aggravato, contestato unitamente a lesioni e minacce, è perseguibile d'ufficio e non rientra nella competenza del giudice di pace, essendo la sua cognizione riservata al tribunale, indipendentemente dalla remissione di querela per i reati di lesioni e minacce. Il giudice di merito non può dichiarare il non luogo a procedere per il reato di danneggiamento aggravato, dovendo invece trasmettere gli atti al pubblico ministero competente per l'ulteriore corso del procedimento. Il principio di diritto è che il danneggiamento aggravato, commesso con minacce e violenza alla persona, integra un reato perseguibile d'ufficio, la cui cognizione è riservata al tribunale, non potendo essere definito con la remissione di querela relativa ad altri reati connessi. La sentenza di non luogo a procedere è pertanto illegittima e deve essere annullata, con trasmissione degli atti al pubblico ministero per la prosecuzione del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) DI. MA. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/11/2007 GIUDICE DI PACE di PESARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. FEDERICO RAFFAELLO;

Lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. Montagna Alfredo, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata c…

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