Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34509 del 29 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34509PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La riqualificazione del fatto da parte del giudice di merito non comporta una violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza, ai sensi dell'art. 521 c.p.p., quando la modifica non incide sugli elementi essenziali della fattispecie concreta, non pregiudica le possibilità di difesa dell'imputato e avviene in bonam partem, in linea con le prospettazioni difensive. Inoltre, l'aggravante del danneggiamento su beni esposti alla pubblica fede, di cui all'art. 635 c.p., comma 2, n. 3, sussiste anche nel caso di danneggiamento della vetrina di un esercizio commerciale affacciata sulla pubblica via, in quanto tale bene non è sottoposto alla custodia diretta e continua del proprietario, che non può evitare eventi dannosi neanche usando la massima diligenza. Tale aggravante, inoltre, rientra nel modello legale del tipo di illecito sia con riferimento alla previgente formulazione della fattispecie incriminatrice sia con riferimento all'attuale formulazione, in virtù della continuità del tipo di illecito nonostante le modifiche normative intervenute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 5.6.2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il PM, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Firenze ha confermato la sentenza del 25.9.2013 con cui il Tribunale Pistoia ave…

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