Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18310 del 11 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18310PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi oggettivi e non di mera congettura, attualizzati al momento dell'adozione del provvedimento. Tale pericolo può essere desunto non solo dalla gravità del fatto, ma anche da altre circostanze, come l'assenza di idonei luoghi di detenzione domiciliare, che rivelino una concreta e attuale possibilità di commissione di ulteriori reati analoghi. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la sussistenza di tali presupposti, senza che il ricorso per saltum possa censurare la logicità e completezza di tale motivazione, se non per vizi di mera legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/12/2016 del GIP TRIBUNALE di VENEZIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. IGNAZIO PARDO;
sentite le conclusioni del PG Dr. MURA ANTONIO che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Il G.I.P. del Tribunale di VENEZIA, con ordinanza in data 28/12/2016, applicava nei confronti di (OMISSIS), la misura cautelare …

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