Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14463 del 11 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14463PEN

Massima

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La confisca di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 presuppone la sussistenza di una ragionevole vicinanza temporale tra l'acquisto del bene e la commissione dei reati per i quali è stata pronunciata la condanna. Pertanto, qualora l'acquisto di un bene sia avvenuto in epoca significativamente anteriore rispetto alla realizzazione delle condotte delittuose accertate, in assenza di elementi che giustifichino un più ampio margine di ragionevolezza temporale, la confisca non può essere disposta per difetto di motivazione in ordine a tale requisito. La sproporzione tra i redditi dichiarati e la capacità di spesa del condannato, pur costituendo un dato rilevante, non è di per sé sufficiente a superare il vizio motivazionale relativo alla ragionevolezza temporale, dovendo il giudice verificare in concreto il nesso di pertinenza tra l'incremento patrimoniale e le attività illecite accertate. Inoltre, l'ampliamento dell'istruttoria finalizzato a dimostrare ulteriori condotte di evasione fiscale non rientranti nell'imputazione originaria non è rilevante ai fini della confisca disposta ai sensi dell'art. 12-sexies, in quanto tale strumento ablativo deve essere ancorato esclusivamente ai reati per i quali è stata pronunciata la condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 03/04/2019 dalla Corte d'Appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAZIENZA Vittorio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso…

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