Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 50 del 2024

ECLI:IT:TARLE:2024:50SENT

Massima

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Il carattere precario di un manufatto, ai fini dell'esenzione dal permesso di costruire, deve essere valutato non con riferimento al tipo di materiali utilizzati per la sua realizzazione, ma avendo riguardo all'uso cui lo stesso è destinato. Pertanto, se le opere sono dirette al soddisfacimento di esigenze stabili e permanenti, deve escludersi la natura precaria dell'opera, a prescindere dai materiali utilizzati e dalla tecnica costruttiva applicata. La precarietà non va confusa con la semplice stagionalità dell'utilizzo, poiché un uso annualmente ricorrente non esclude la destinazione del manufatto al soddisfacimento di esigenze non eccezionali e contingenti, ma permanenti nel tempo. La precarietà postula, infatti, un uso specifico ma temporalmente limitato del bene. Conseguentemente, rientrano nella nozione giuridica di costruzione, per la quale occorre il rilascio di un titolo edilizio, tutti quei manufatti che, anche se non necessariamente infissi nel suolo o pur semplicemente aderenti a questo, alterino lo stato dei luoghi in modo stabile, non irrilevante e non meramente occasionale. L'ordine di demolizione di costruzioni abusive, avendo carattere reale, prescinde dalla responsabilità del proprietario o dell'occupante dell'immobile, applicandosi anche a carico di chi non abbia commesso la violazione, ma si trovi al momento dell'irrogazione in un rapporto con la res tale da assicurare la restaurazione dell'ordine giuridico violato. L'ordinanza di demolizione costituisce un atto dovuto e vincolato e non necessita di alcuna motivazione aggiuntiva rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e l'individuazione e qualificazione degli abusi. Non è configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente che il tempo non può legittimare in via di fatto.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/01/2024

N. 00050/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00191/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 191 del 2023, proposto da
Domenico Lippolis, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Macchione, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ostuni, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Alfredo Tanzarella, Mary Capriglia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Province di Brindisi e Lecce, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Lecce, domici…

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