Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3028 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:3028SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto il giudice, accertata l'assenza di un interesse attuale e concreto alla decisione della controversia, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della questione. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio, vengano meno le condizioni che hanno determinato l'insorgere della situazione giuridica soggettiva tutelata, rendendo così priva di utilità pratica la pronuncia giurisdizionale richiesta. In tali ipotesi, il giudice non può sostituirsi alla parte nell'individuazione di un interesse residuo, ma deve limitarsi a prendere atto dell'intervenuta carenza di interesse, dichiarando l'improcedibilità del ricorso. Ciò in quanto il processo amministrativo, essendo volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive, presuppone la sussistenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente alla decisione della controversia, interesse che deve permanere per tutto il corso del giudizio. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse non comporta alcuna pronuncia sul merito della controversia, ma si limita a prendere atto del venir meno delle condizioni che hanno determinato l'insorgere della situazione giuridica soggettiva dedotta in giudizio, con la conseguente cessazione della materia del contendere. In tali ipotesi, il giudice non può entrare nel merito della questione, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando altresì le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della peculiare natura della pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio
Sede di Roma, Sez. I^
composto dai signori magistrati:
Pasquale de ((omissis)) rel.
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 2093 del 1997 proposto da Comune di Sorgono, in persona del Sindaco p.t., e della Comunità montana n. 12 Barbagia Mandrolisai, in persona del Presidente p.t., rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliati in Roma presso lo studio di quest'ultimo alla via Flaminia n. 79;
CONTRO
- Ministero di Grazia e Giustizia e Ministero del Tesoro, in persona dei rispettivi Ministri p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato;
per l'annullamento
del decreto 14 novembre 1996 (pubblicato sul Supplemento ordinario n. 216 alla Gazzetta Ufficiale, Serie generale, del 10 dicembre 1996, n. 289), con il quale il Ministro di Grazia e Giustizia, di concerto con il Ministro de…

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