Cassazione penale Sez. V sentenza n. 557 del 8 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:557PEN

Massima

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Il diritto di querela proposto dalla persona offesa prima del suo decesso non si estingue con la morte del querelante, essendo irrilevante la mancata comunicazione degli eredi della volontà di proseguire il giudizio. Gli eredi del querelante deceduto possono esercitare il diritto di remissione della querela, ma in mancanza di tale manifestazione di volontà il giudizio deve proseguire. Il principio di diritto enunciato nella sentenza è che il diritto di querela proposto dalla persona offesa prima del suo decesso non si estingue con la morte del querelante, in quanto l'articolo 126 del codice penale esclude espressamente la rilevanza estintiva della morte del querelante che si verifichi dopo l'esercizio del diritto di querela. Pertanto, la mancata comunicazione degli eredi della volontà di proseguire il giudizio non è rilevante ai fini della prosecuzione del procedimento penale. Gli eredi del querelante deceduto possono esercitare il diritto di remissione della querela, in base alla sentenza della Corte Costituzionale n. 151 del 1975 che ha dichiarato illegittima la mancata attribuzione di tale diritto agli eredi tutti consenzienti. Tuttavia, in assenza di una manifestazione di volontà in tal senso da parte degli eredi, il giudizio deve comunque proseguire, non essendo la morte del querelante causa di estinzione del diritto di querela già esercitato in vita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. SCOTTI U.L.C.G. - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI L'AQUILA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/06/2017 del GIUDICE DI PACE di ATRI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale OLGA MIGNOLO, che ha concluso chiedendo l'inam…

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