Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26491 del 24 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26491PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da indicatori fattuali che, sulla base di attendibili regole di esperienza relative al fenomeno della criminalità organizzata, consentano di inferire logicamente l'appartenenza del soggetto al sodalizio, purché si tratti di indizi gravi, precisi e concordanti, idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'incolpazione. Tuttavia, il mero dato della presunta partecipazione ad un'associazione mafiosa non è sufficiente a fondare automaticamente la partecipazione ad un'autonoma associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, essendo necessario accertare, sulla base di elementi intrinsecamente consistenti, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al ruolo specifico rivestito dal soggetto nell'ambito di tale ulteriore e distinta associazione. Inoltre, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, il giudice deve verificare il rispetto del limite edittale di pena previsto dall'art. 280 c.p.p., senza poter automaticamente applicare tale misura per il solo fatto della contestata partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso. Infine, il giudizio sulla sussistenza delle esigenze cautelari deve essere adeguatamente motivato, senza potersi limitare ad un mero richiamo alle valutazioni del giudice di primo grado, e deve tenere conto della possibilità di applicare misure diverse dalla custodia in carcere, ove ritenute idonee a fronteggiare i pericoli cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria, sezione del riesame, n. 883/2014, in data 18.08.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. Andrea Pellegrino;

udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concl…

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