Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1704 del 2023

ECLI:IT:TARVEN:2023:1704SENT

Massima

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L'esercizio del potere di autotutela amministrativa, volto alla rimozione di un provvedimento amministrativo, costituisce manifestazione di un potere ampiamente discrezionale che presuppone la valutazione circa l'esistenza di un interesse pubblico prevalente, diverso dal mero ripristino della legalità violata, e un'attenta ponderazione degli interessi privati coinvolti nella fattispecie, tenendo conto anche del tempo trascorso dal rilascio del provvedimento. L'accertamento della natura privata di un bene su cui è stata rilasciata una concessione non integra di per sé un mutamento della situazione di fatto idoneo a giustificare l'esercizio del potere di revoca, essendo necessario verificare la sussistenza di un interesse pubblico prevalente che giustifichi l'eliminazione del provvedimento, anche in considerazione del tempo trascorso dal suo rilascio e del bilanciamento con gli interessi privati coinvolti. Pertanto, il mero accertamento della natura privata della strada non è sufficiente a imporre all'amministrazione l'obbligo di revocare la concessione rilasciata, dovendo la stessa valutare discrezionalmente l'esistenza di un interesse pubblico prevalente che giustifichi l'esercizio del potere di autotutela, tenendo conto altresì del tempo trascorso e del bilanciamento con gli interessi privati in gioco. L'assenza di un interesse pubblico prevalente, unitamente alla considerazione del lungo tempo trascorso dal rilascio della concessione, possono legittimare il diniego dell'amministrazione di procedere alla revoca del provvedimento, anche in presenza dell'accertata natura privata del bene su cui insiste la concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/11/2023

N. 01704/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00049/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 49 del 2012, proposto da
Elena Bernardello, Giancarlo Pozzato, Luigi Civran, Luigia Darlante, Vincenzo Sabatino ed Elena Bertotti, rappresentati e difesi dall'avvocato Pierluigi Vedova, con domicilio eletto presso il suo studio, in Venezia-Mestre, via Miranese, 3;

contro

Comune di Venezia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Iannotta, Nicoletta Ongaro, Federico Trento e Marzia Masetto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso Antonio Iannotta, in Venezia, S. Marco, 4091;

per l'…

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