Il trasferimento d'autorità di un militare dell'Arma dei Carabinieri, disposto dall'Amministrazione per ragioni di incompatibilità ambientale, deve essere adottato nel rispetto del principio di proporzionalità, contemperando adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione, nell'esercitare tale potere discrezionale, è tenuta a valutare con particolare attenzione l'impatto del trasferimento sulla sfera personale, familiare e lavorativa del militare interessato, evitando di imporre sacrifici eccessivi e sproporzionati, anche in considerazione dell'esistenza di soluzioni alternative ugualmente idonee a perseguire gli interessi pubblici. Il trasferimento non può avere finalità sanzionatorie, ma deve essere finalizzato esclusivamente alla tutela dell'azione amministrativa e del prestigio dell'Apparato militare, senza ledere i principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a garantire un equo bilanciamento tra gli interessi pubblici e privati coinvolti, adottando misure proporzionate e ragionevoli, che non determinino un eccessivo sacrificio per la sfera personale e familiare del militare interessato.