La concessione edilizia in sanatoria, regolarmente rilasciata dal Comune in conformità alle precedenti Dichiarazioni di Inizio Attività (DIA) presentate dal proprietario, non può essere annullata per violazione di norme urbanistiche, in quanto le opere realizzate non hanno stravolto l'impianto preesistente e risultano conformi agli strumenti urbanistici vigenti, come accertato anche in sede penale con sentenza passata in giudicato. L'omessa tempestiva impugnazione delle DIA, che avrebbero potuto essere contestate entro il termine decadenziale, preclude la possibilità di sollevare censure relative alle opere assentite con tali titoli edilizi. Inoltre, la sentenza penale, che ha riconosciuto la legittimità della concessione in sanatoria, è vincolante per il giudizio amministrativo ai sensi dell'art. 654 c.p.p., non potendo il Comune, che non si è costituito parte civile, sottrarsi all'efficacia di tale accertamento. Pertanto, la concessione edilizia in sanatoria, regolarmente rilasciata dal Comune in conformità alle precedenti DIA e confermata in sede penale, non può essere annullata per violazione di norme urbanistiche, in quanto le opere realizzate non hanno stravolto l'impianto preesistente e risultano conformi agli strumenti urbanistici vigenti, essendo preclusa la possibilità di sollevare censure relative alle opere assentite con i titoli edilizi precedenti non tempestivamente impugnati, e vincolando il giudizio amministrativo la sentenza penale passata in giudicato che ne ha riconosciuto la legittimità.