Il provvedimento amministrativo che dichiara inammissibile una domanda di contributo per la ricostruzione post-sisma deve essere riesaminato e, se del caso, revocato dall'amministrazione competente qualora emerga, anche in sede giurisdizionale, che la domanda è in realtà ammissibile ai sensi della normativa applicabile. In tali ipotesi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta cessazione della materia del contendere, compensando le spese di lite tra le parti in considerazione della celerità con cui l'amministrazione ha provveduto al riesame e all'ammissione della domanda di contributo. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, imponendo all'amministrazione di riesaminare tempestivamente le proprie determinazioni che si rivelino erronee o illegittime, evitando inutili contenziosi e assicurando il ristoro dei danni subiti dai privati a seguito di provvedimenti illegittimi. Tale principio si applica ogni qualvolta l'amministrazione, a seguito di un ricorso giurisdizionale, riconosca l'erroneità della propria precedente decisione di diniego o di inammissibilità di una domanda, provvedendo prontamente al suo riesame e all'accoglimento della stessa, facendo venir meno l'interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio.