Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24948 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24948PEN

Massima

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La detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni, anche se non accompagnata da un tentativo di omicidio, costituisce un reato grave che non può essere considerato di particolare tenuità ai sensi dell'art. 131-bis c.p. in ragione della pericolosità sociale della condotta e della pluralità di fattispecie contestate. Tuttavia, qualora sia provato che una parte delle munizioni detenute era stata regolarmente denunciata, tale circostanza deve essere valutata ai fini dell'esclusione della responsabilità per quel specifico capo di imputazione. La valutazione della personalità del reo, desunta anche da precedenti penali, può giustificare il diniego delle circostanze attenuanti generiche, in considerazione della gravità complessiva dei fatti accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/04/2022 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PIETRO GAETA;
che ha concluso chiedendo l'annullamento della decisione impugnata limitatamente al reato di cui all'articolo 697 c.p..
IN FATTO E IN DIRITTO
1. A (OMISSIS), …

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